venerdì 31 gennaio 2014

Anna e i ragazzi ucraini

Al colorificio avevamo scelto i colori per le pareti ed il commesso ci aveva consigliato di prendere uno dei biglietti da visita sul bancone, sono ragazzi svegli, aveva detto, onesti e prima delle ferie faranno il lavoro. Oltre al cellulare c'era solo il nome: Michele e le specifiche sulla professione; la sera stessa lo abbiamo chiamato ed abbiamo capito che non era italiano, ci ha dato appuntamento per la sera dopo per venire a fare il preventivo. Alle 7 di sera si è presentato Michele ( Michail ) un ragazzo sulla trentina bruno di pelle e di capelli, viso leggermente orientale, robusto; ci siamo accordati sul prezzo e dopo pochi giorni si è presentato con il collega ( Kiril o quacosa di simile ) anche lui sul metro e settantacinque biondo, robusto e tipicamente russo ed hanno iniziato con il lavoro, spostavano da soli i mobili grattavano imbiancavano sempre parlando la loro lingua che ci hanno detto essere ucraino.

giovedì 30 gennaio 2014

I segreti di Monteforte Capitolo 1

La versione di Ezio
Mi chiamo Ezio Bruni. Mio padre, il grande dottor Andrea Bruni, trascinò me e mia sorella Delia a Monteforte quasi 4 mesi fa. Ho 18 anni e sono capace di prendermi cura di me, io mi sarei trasferito in una grande città se non fosse per il fatto che mio padre sarebbe incasinato ad allevare mia sorella minore. Quindi sono in questa piccola città noiosa.
Le cose sembrano andare anche peggio qui, c'è una ragazza, Anna Ardi, che io penso sia piuttosto graziosa e con cui mi piacerebbe uscire, ma lei è innamorata del suo vecchio amico, Cristiano . E suo fratello Ben è il secchione della classe. Come se non bastasse la mia insegnante mi ha accoppiato con Ben e così ora devo lavorare con lui per molti giorni alla settimana su un notevole progetto. Ok, Ben non è male, ha la mia età, gioca nella squadra di calcio ed è abbastanza bello. Infatti faccio fatica a non guardarlo, quel fantastico culo rotondo e muscoloso mi fa diventare duro l’uccello al solo vederlo e penso a lui quando mi faccio una sega. Comincio sempre tentando di pensare ad Anna, ma quando penso alla sua bella faccia lo immagino mentre mi mena il cazzo.

mercoledì 29 gennaio 2014

Le Corna Il Matrimonio Il Sesso La Mia Mente Il Ca

LE CORNA

E' una filosofia la mia, è una dimensione nella quale mi rifugio più volte al giorno, perché non ci si abitua alle emozioni, alcune sono impossibili da metabolizzare e convertirle alla normalità, sarebbe un processo innaturale che lo stesso istinto respinge.
Se me lo avessero detto non c'avrei mai creduto, io cornuto, non è possibile.
Invece si, invece faccio parte di quella realtà che ho sempre guardato dal basso verso l'alto con ammirazione e devozione, come capitava se giravano voci su qualcuno che conoscevo o che conosceva la mia famiglia, o come in quei film in cui bellissime mogli tradivano ripetutamente il marito con mille amanti diversi.

martedì 28 gennaio 2014

I segreti di Monteforte 2

La versione di Ben
Ok, questa è la fottuta storia. Quella cagna della nostra di un insegnante mi appioppò come partner di studio Ezio Bruni. Il ragazzo è innamorato di mia sorella Anna che è innamorata del mio miglior amico, Cristiano che è appena uscito dal c***. Cristiano ed io eravamo piuttosto intimi; come fratelli. Facevamo tutto insieme ed intendo tutto! Dannazione, lo presi nel culo da lui un paio di volte. Quindi quando era in un c*** io ero fottutamente solo, senza un altro ragazzo con cui farlo. Voglio dire che noi viviamo in una piccola città, quindi se qualcuno ti scopre è meglio che sia mentre stai in ginocchio davanti ad una figa.
Dunque, io ho 18 anni, biondo, alto un metro ed ottanta, muscoloso ed abbastanza ben fatto. Per un ragazzo come me il sesso è una necessità e molto. Quindi senza Cristiano per mesi ho avuto solo la mia mano destra che potesse aiutarmi. Questo fino a poco fa.

domenica 26 gennaio 2014

Anna, il dentista e l' avvocato

Avevamo provato i giochi di ruolo in passato ma, a causa di persone sbagliate, senza grossi successi, poi avevamo conosciuto Claudio in un privé, gli incontri successivi furono da lui, era un dentista e la sua casa molto bella e particolare, il centro era un soffice tappeto con grandi cuscini, sempre bella musica soft e drinks adeguati; su quel tappeto Anna ci era passata già numerose volte anche con altre coppie sue amiche; quella sera eravamo solo noi tre e dopo una prima scopata Anna stava coricata a pancia in giù mentre Claudio le accarezzava la schiena, fu in quel momento che lui fece la proposta : " mi faresti da sexy infermiera ? " Anna rispose immediatamente " non se ne parla neanche ! " ma bastò che la mano di Claudio scendesse nel solco delle natiche fino ad arrivare tra le sue gambe, Anna con un gemito allargò le cosce per lasciare entrare le sue dita nella fica di nuovo bagnata..."così non vale " disse ed era chiaro che la proposta di Claudio si riteneva accettata.

sabato 25 gennaio 2014

Anna al ristorante

Da qualche mese era tornato di moda Marco e spesso si usciva tutti tre insieme, un aperitivo, una cena...quasi sempre se c'era un' evento si organizzava, spesso a fine serata Marco ricompensava Anna con una bella scopata per la gioia di tutti.

Eravamo a fine luglio e per festeggiare il compleanno di Anna, siamo andati a cena fuori, lei si è vestita come al solito poco: tanga , vestitino leggerissimo e tacchi alti; scegliamo un ristorante in collina con dehor , era metà settimana e c'era poca gente, un paio di tavoli occupati da coppie un tavolo con quattro uomini ed un piccolo gruppo famigliare; serata tranquilla ed io già immaginavo sarebbe finita a casa di Marco con Anna bel lieta di concedere le sue grazie.

venerdì 24 gennaio 2014

Una sera d' estate ( anna ed neri )

youporno

Era una sera della seconda metà di agosto, in città faceva caldo e non avevamo voglia di cenare, verso le 23 insieme ad un po' di fame ci è venuta anche un'altra voglia...perchè non metterla in pratica? decidiamo di andare in una pizzeria a Torino frequentata anche da ragazzi di colore ( per chi conosce Torino sa quale è la zona ) fa caldo e lei si veste poco...un vestitino blu leggero tanto da lasciare intravedere i capezzoli ed il tanga; non c'e molta gente in giro e parcheggiamo praticamente davanti al locale, ci sediamo ed ordiniamo dello chardonnay freddo e cominciamo a guardarci attorno, un paio di coppie e altra gente sola... niente di interessante, ma all'arrivo delle pizze anche un' altra sorpresa ! entrano due ragazzi neri e si siedono due tavoli dopo di noi.

giovedì 23 gennaio 2014

Anna sexy cameriera a casa del bull

Da un po' di tempo frequentavamo Marco, lui e Anna si vedevano anche da soli, ma spesso si organizzava in tre; lei era molto attratta e non rifiutava mai nessuna proposta che arrivasse da lui, ecco perché alla richiesta di presentarsi a cena a casa sua per fare da sexy cameriera a lui e due suoi amici ignari Anna ha acconsentito senza battere ciglio, il suo look doveva comprendere guanti bianchi, calze autoreggenti e tacchi...niente altro sotto il cappotto !.

Arriviamo nella sua mansarda ed appena usciti dall' ascensore sentiamo musica e risate arrivare dall' interno, chiedo se è pronta e suoniamo, Marco viene ad aprire e ci presenta i suoi amici, entrambi sulla quarantina, quattro convenevoli poi, con la scusa di preparare Anna va in cucina.

mercoledì 22 gennaio 2014

Mai fidarsi delle apparenze

Anni fa frequentavo una pineta vicino Roma, dove ci si incontrava principalmente per scopare. Più o meno si incontrano sempre le stesse persone per anni, se sparivano era solitamente perché si fidanzavano o perché si ammalavano. Ovviamente ad alcuni ero simpatico e ad altri no, come succede a tutti. In particolare c'era un tipo che ogni volta che mi incrociava sbuffava o dava segni di insofferenza, e si girava dall'altra parte; io lo ignoravo completamente, anche perché rimediavo quasi sempre e non avevo certo bisogno di lui, anche se fisicamente era un bel tipo, non molto alto (lo soprannominavo "gnappetto"), rasato e muscolosetto, non mi sarebbe dispiaciuto fargli il culo anche se all'apparenza sembrava attivo anche lui.

martedì 21 gennaio 2014

I suoi piedi

Era un ragazzo veramente a modo, di animo gentile, e dote rara, sapeva veramente ascoltare le altre persone. Quando lo vidi per la prima volta mi trovavo in un bar del centro di Milano, dove si stava celebrando la festa di laurea della mia cara amica Marta. Il giovane attrasse la mia attenzione, doveva a vere all'incirca 22, 23 anni, ma mi affascinarono immediatamente la delicatezza quasi femminile dei suoi lineamenti, il modo discreto con cui riusciva a dialogare con più persone contemporaneamente, con garbo inusuale per un ragazzo tanto giovane. Sembrava evidente, o poteva essere solo un'impressione che tutto ciò derivasse da una qualche esperienza lavorativa o da chissà quale educazione ricevuta. Più lo osservavo e maggiore diventava l'attrazione che provavo nei suoi confronti. Certamente non era un gay. Eppure una forte femminilità t****lava da ogni suo atto. Mai prima di allora mi ero sentito tanto attratto da una persona appartenente al mio medesimo sesso, era la prima volta e questo mi turbava. Marta mi toccò una mano << Luca è un tipo affascinante, non trovi? >> Quella domanda aggiunse un ulteriore carico di disagio alla mia già precaria situazione, se Marta si era accorta del mio interesse per il giovane, probabilmente molte altre persone presenti nel locale avevano notato il medesimo particolare.

sabato 18 gennaio 2014

Elucubrazioni sulla sottomissione

Sono passati più di tredici anni da quando la prima volta mi mandò con un suo amico, poi il suo amico diventarono i suoi amici e dopo ancora i suoi colleghi di lavoro. Ora sono uomini e basta, non importa più la loro identità.
È chiaro, mio marito ha una vera e propria malattia. Non ho idea di come si chiami e da cosa sia stata s**turita, so soltanto che è un ossessione e che non avrà mai fine.
Se ne parlassi con le mie amiche mi direbbero di lasciarlo, di andarmene, forse loro lo farebbero, ma io non ho mai avuto nessuno oltre lui e in fin dei conti è un uomo buono, generoso, è gentile.
Al di là di tutto è una persona che mi ama e poi come detto, io non ho nessuno.
La prima volta avevo poco più di venti anni, il suo amico invece quaranta. Eravamo fidanzati all’epoca.

giovedì 16 gennaio 2014

Spesa imprevista

Quella mattina stanco di vedere il mio frigo vuoto mi reco, con l’auto, al centro commerciale per fare provviste. Parcheggio, entro, prendo il carrello, una serie di volti anonimi stanchi ed annoiati si offre alla mia vista. Buon giorno dico tra me e con sarcasmo aggiungo: bell´atmosfera. E vai mi dico e si parte. Prendo a spingere il carrello ed inizio a passare in rassegna i reparti con gli scaffali sempre piene e con già le prime offerte. Cammino stancamente, guardo, mi fermo, osservo ed ogni tanto lascio cadere stancamente qualcosa nel carrello. Nel mentre di questo mio andare stanco e ripetitivo svolto l´angolo dell´ennesimo lungo scaffale e … miracolo? Vengo attratto da una magnifica visione. La vedo, è piegata sulle gambe per osservare i prodotti in basso. Con una mano prende e ripone vari flaconi di detersivo liquido con l´altra sorregge il carrello. Noto subito le sue gambe velate da un paio di autoreggenti. Indossa una gonna in pelle ma, vista la sua posizione, sembrerebbe più una mini gonna. La camicetta bianca con due bottoni sganciati lascia intravedere la solida rotondità delle tette.
Il suo sguardo è decisamente sexy anche se rubato dall’interesse per i prodotti da comprare. Rallento il passo per godermi con nonchalance il panorama che mi si offre. Con passo felpato, come se nulla fosse, mi avvicino fissandole insistentemente le gambe. Caspita! Penso tra me e me, vuoi vedere che la bella signora non indossa intimo? Avvicinandomi ed osservando con attenzione le sue gambe, divaricate dalla posizione essendo piegata per osservare i prodotti negli scaffali più bassi, ho notato uno sfondo nero alla confluenza delle cosce al disopra delle autoreggenti. Nel muoversi goffamente per meglio vedere i prodotti inavvertitamente la gonna è salita vertiginosamente e lo spacco laterale diventa mio complice dandomi la quasi certezza o che non indossi mutandine oppure ha messo un mini perizoma. È un attimo ma ho la sensazione che le sue gambe ora sono più divaricate. Fattomi più ardito la osservo con insistenza ed ormai ho la certezza che o le mutandine sono di colore nero oppure il nero è dovuto al colore dei peli.
Non resistendo al desiderio di guardarla meglio mi avvicino e rimango abbagliato da quello che vedo. La camicetta bianca che indossa ora è quasi tutta sbottonata e mostra generosamente la maestosità delle tue poppe velate appena da un reggiseno a balconcino trasparente tanto che posso notare la marcata aureola dei capezzoli. Non riesco a trattenermi e mormoro: “che gran belle tette ha la signora”. Nonostante vado molto lentamente purtroppo le passo oltre. Che peccato mormoro tra i denti mentre il mio sguardo non riesce a staccarsi dalle sue grazie belle in mostra. Un bell’imbarazzo lo provo quando incrocio il suo sguardo.

martedì 14 gennaio 2014

la prima volta

Sono andato all'appuntamento con Luigi nel suo ambulatorio in orario di chiusura naturalmente, è un dottore, sono entrato nell’ambulatorio, lui mi ha chiesto se ero quello dell’annuncio e mi ha fatto accomodare nel suo studio e mi ha dato una borsina con dentro indumenti intimi femminili e mi ha detto di andare in bagno e di indossarli, c’erano un corpetto, calze e reggicalze ed un paio di scarpe con tacco alto, quando sono uscito mi ha portato subito davanti ad uno specchio e mettendosi alle mie spalle mi ha detto, ora sì che sei davvero troia , sei eccitantissimo! Ed ha cominciato a toccarmi dappertutto, sempre stando alle mie spalle mi ha abbracciato, baciato sul collo, strizzato i capezzoli, le natiche ed io eccitato con le mani ho cominciato ad aprirgli la patta dei pantaloni ed ho sentito che lo aveva già in tiro, ma lui mi ha fermato e mi ha chiesto se ero davvero il suo schiavo e se davvero poteva fare di me tutto quello che voleva, io gli ho risposto di sì, mi sono meravigliato di questa domanda perché già gli avevo detto che quello era il mio desiderio e che così volevo essere trattato.

lunedì 13 gennaio 2014

Tiro Amanda

Non è meraviglioso per trascorrere il tempo facendo qualcosa che ami ? Ho sempre adorato la fotografia erotica , su entrambi i lati della macchina fotografica . Apprezzo il tempo e l'attenzione necessari per organizzare la posa più perfettamente possibile , di essere il più seducente , erotico come può essere. Amo il modo in cui tale posa verrà catturato per una visione successiva , e io apprezzo mix di vulnerabilità e di controllo implicito in posa per qualcun altro .

Ogni sessione di modellazione è diverso . Alcuni modelli , come per gioco di ruolo , alcuni vedono questo come un'opportunità per agire come troie totali in un ambiente completamente sicuro . Alcuni vogliono spingere i limiti ancora di più , per esplorare sottomissione o di prendere la situazione all'esterno.

sabato 11 gennaio 2014

Il lento scivolare di una coppia verso gli abissi

http://www.videoporno.pro

Una volta preso possesso delle loro proprietà Maria e il marito portarono i loro nuovi schiavi Ivana, Marco, Luana, Carolina, Jessica e Jeniffer in un albergo romano dicendo loro che la sera li porteranno a cena in uno dei migliori ristoranti di Roma e che poi l’indomani sarebbero partiti per la loro destinazione di schiavitù: la villa che avevano comprato in un isola greca.
Marco, la moglie Maria e le loro sfortunate compagne di sventura si sentirono sollevati forse non sarebbero stati trattati così male e forse la prima impressione che Ivana aveva avuto di Maria non era quella corrispondente totalmente al vero e che dietro al sadismo apparente ci fossero due brave persone e magnanime.

giovedì 9 gennaio 2014

Sesso con il capo, ovvero, una notte che non dimen

Lo ricordo come fosse ieri, anche se sono passati oramai più di dieci anni….ma come spesso accade, le cose che lasciano un profondo segno, rimangono vivide…

Ai tempi lavoravo in un locale notturno per pagarmi gli studi universitari e mediamente terminavo il mio turno a chiusura del locale, intorno alle 3 del mattino… spesso si andava con gli altri ragazzi a fare colazione insieme altre volte si filava dritti spediti a casa, cercando di riprendersi dall’ordinario casino del locale.

martedì 7 gennaio 2014

Alessandra e Marco (parte 2)

Alessandra è avida ma non vuole che Marco raggiunga il culmine con la bocca.
Lo vuole dentro di se ma prima scende con la lingua il tronco ricoperto di lattice, poi srotola di un paio di centimetri il preservativo e gli lecca la pelle alla base per poi passare alle palle prendendole una alla volta in bocca.
Io, dopo essermi assetato alla sua fonte, rivolgo le mie attenzioni al suo buchetto girandoci attorno con la punta della lingua e spingendo quanto posso nel tentativo di entrare, e giro e spingo... Lappo la fontana... e giro e spingo.

lunedì 6 gennaio 2014

Alessandra e Marco (parte 1)

Alessandra è una Signora.
Ha una eleganza e una femminilità rara e preziosa.
Il suo corpo è florido e dalle curve sensuali e nell'intimità è morbido e caldo.

Da molto tempo condividiamo sotto le coperte le nostre fantasie.
Ci inebriamo avvolgendoci in peccaminosi pensieri.
Ma non è stata Alessandra la prima a proporre questo gioco... sono stato io.
Poco a poco... Piano piano.
Mi ricordo la prima volta. Al tempo lei lavorava in un paese di provincia.
Durante un amplesso dal nulla le chiesi se ci fosse qualche suo collega a cui avrebbe voluto rivolgere particolari attenzioni.

sabato 4 gennaio 2014

Sonia-Schiava del mio cazzo

Sonia_Schiava del mio cazzo e mia troia figa puttana .

Sonia la mia vicina da pochi mesi
Appena vista mi sono sentito il sangue montarmi alla testa...una simile figa era per me la prima volta...due tette gonfie che puntavano in avanti e sembravano che mi dicessero " Vieni e succhia...un corpo modellato da dea con due gambe lunghe sormontate da due cosce affusolate coperte da un stretto e corto gonellino che modellavano le sue sode rotonde chiappe invitanti al pa9cere facendomi fremere nel vederla sorridermi in modo invitante al mio saluto;Che figa,pensavo tra me,che figa da cazzo e che culo portandomi istintivamente la mano sul cazzo che mi tenevo già più che duro sotto la stoffa dei miei pantaloni rientrando alla svelta chiudendo la porta dietro di me mettendomi il cazzo a nudo dandomi a segarmelo palpandomi i grossi coglioni duri e gonfi,pieni di sborra che cercava lo sfogo con l altra mia mano dandomi a schizzare densi getti che zampillavano fuori dalla capella con forza mentre appoggiato di schiena contro la parete gli occhi chiusi ripetevo inebetito “ Sonia...Soniaaaa.

venerdì 3 gennaio 2014

ripulire casa


Dovevamo ripulire casa, tinteggiare e qualche ritocco alle pareti che avevano qualche piccola crepa cosi mio marito ed io decidemmo di farlo fare da un Rumeno che ci avevano consigliato degli amici, dicevano che lavorava davvero bene e che non era costoso, cosi mio marito lo chiamo e lo fece venire a casa per parlargli e mettersi d’accordo.

giovedì 2 gennaio 2014

Vecchio puttanone tunisino

Quando avevo 18 anni e mi iscrissi all’Università, trasferendomi a Catania, andai a stare nella casa in affitto di mio cugino ventiquattrenne e laureando, proprio il figlio di quella zia popputa che era il mio segreto e peccaminoso desiderio erotico. Nonostante l’età non avevo molte esperienze, e la vita universitaria con mio cugino e i suoi amici costituiva il primo momento di libertà dopo una adolescenza provinciale e molto casalinga. I compagni di casa erano mio cugino e due altri ragazzi più grandi di me che uscivano la sera e mi adottarono quasi come una mascotte. Così appresi che avevano l’abitudine almeno una o due volte al mese di recarsi in una casa di appuntamenti e di fare sesso con prostitute. Io ero molto timido e rinunciavo a queste pratiche anche se ero eccitato moltissimo dall’idea di scopare. In casa circolavano giornali porno e io, quando avevo un poco di privacy, mi sparavo magnifiche seghe. Nei sogni mi accoppiavo con belle e pettorute pornostar o facevo la festa alla zia, immaginando di provare la sua fica o di sfondarle il culo nelle posizioni che vedevo in foto. Sapevo che prima o poi avrei dovuto superare le paure e provare con una donna vera, ma rimandavo l’occasione.